Il 19 maggio 2025, alle ore 9:30 presso la Domus Mazziniana di Pisa (via M. d’Azeglio, 14), sarà presentato il progetto di ricerca “Posti liberi”. La sostituzione dei professori ordinari di «razza ebraica» nelle Università italiane a seguito dei provvedimenti legislativi del 1938.
Nata da una collaborazione fra l’Università di Padova e l’Università di Pisa, la ricerca ricostruisce nella sua interezza il processo di espulsione, sostituzione ed eventuale riammissione in ruolo dei docenti universitari classificati come di «razza ebraica» fra il 1938 e l’immediato dopoguerra.
L’impatto delle leggi razziali, infatti, distrusse la presenza ebraica anche nelle Università; studenti, assistenti, impiegati, e docenti vennero esclusi dalla vita accademica. Particolarmente rilevante è stata l’improvvisa disponibilità di circa cento cattedre, assegnate a professori ordinari e straordinari, sulle cui riassegnazioni pesarono ingerenze politiche e pressioni accademiche. Il focus di questa ricerca è incentrato su tali “posti liberi”.
Durante l’incontro verranno presentati genesi, risultati e prospettive del progetto, il suo contributo originale alla ricerca storica e al dibattito culturale sull’antisemitismo fascista e sulla sua ricezione e applicazione in ambito universitario. Tramite alcuni casi studio particolarmente rappresentativi si illustreranno il difficile e parziale processo di reintegrazione degli espulsi dopo la caduta del regime, oltre che le ripercussioni coeve e successive del fenomeno di espulsione e sostituzione sugli insegnamenti e sullo sviluppo delle diverse discipline.
L’incontro, organizzato dal CISE, è realizzato grazie alla collaborazione con l’Università di Padova, la Domus Mazziniana e il Centro per l’innovazione e la diffusione della cultura (Cidic) dell’Università di Pisa, che curerà la parte finale dedicata alla restituzione da parte degli/delle studenti UniPi che hanno partecipato al pellegrinaggio presso i campi nazisti nel maggio 2025.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina fb della Domus Mazziniana e sul suo canale YouTube agli indirizzi
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